Aprile 28, 2020

Solo il sole distilla: sì allo stoccaggio, no alla distillazione

By #ilvinononsiferma

Siamo vignaioli, noi facciamo il vino. Quel vino che è orgoglio del Made in Italy, fatto con il nostro lavoro, la nostra conoscenza e l’uva di quelle vigne che fanno bello il paesaggio; a cui si arriva con strade che noi teniamo pulite, in ordine, arginando il rischio idrogeologico e l’abbandono delle zone rurali; dando lavoro a migliaia di famiglie e favorendo uno sviluppo etico e sostenibile; rispettando la nostra casa comune: la Terra.

Le nostre sono piccole produzioni di eccellenza che arrivano al consumatore prevalentemente tramite il canale Horeca, in questo momento di emergenza completamente azzerato.

Distillare il vino per noi non è una soluzione, ma una sconfitta. Significa calpestare il valore del nostro lavoro per un prezzo che è solo una frazione del costo che è stato necessario sostenere per produrlo.

È necessario pertanto ripensare ad un impiego delle misure che oggi si pensa di destinare alla distillazione in un’ottica di preservazione del nostro patrimonio vinicolo, spostando il tema sulla gestione del vino prodotto piuttosto che sulla sua distruzione.
Perché per noi il vino non è un’eccedenza, come alcuni sostengono: è il frutto del nostro impegno e della nostra dedizione, è il nostro pane, il nostro prezioso tesoro: un capitale che nella maggior parte dei casi non si deteriora, ma migliora con l’affinamento.

Per poter sopravvivere mantenendo alta la qualità dei nostri vini che rappresentano l’Italia nel mondo proponiamo:

  • Di estendere al settore vinicolo l’attivazione degli ammassi privati, così come proposto per formaggi, burro, carni bovine, carni suine, carni ovicaprine;
  • Di destinare quindi parte delle risorse che saranno impegnate per la ripartenza del comparto all’acquisto di materiali e all’affitto o alla costruzione di spazi e strutture idonee per la conservazione del vino, sfuso e/o imbottigliato, favorendone il riutilizzo al termine del periodo di emergenza in un’ottica di sostenibilità e di ampliamento della platea che potrà beneficiare delle risorse;
  • Di aumentare, per le annate 2019/2020 la percentuale massima ammessa per i tagli d’annata al fine di garantire più flessibilità alle aziende e scongiurare la distillazione.