In dirittura d’arrivo il Fondo per la continuità delle imprese agricole
LA RETE #ILVINONONSIFERMA ESPRIME SODDISFAZIONE PER LE STRADE INTRAPRESE DA GOVERNO E PARLAMENTO: ACCOLTE LE PROPOSTE SULLA LIQUIDITA’ CONTENUTE NEL NOSTRO MEMORANDUM, MA MANCA ANCORA LO STOCCAGGIO.
LA PALLA PASSA ALLE REGIONI? O SARA’ IL GOVERNO A DARE LE INDICAZIONI?
A TUTTI CHIEDIAMO DI FARE PRESTO
Prendono forma – nel susseguirsi dei lavori parlamentari, del Governo e del Ministero delle Politiche Agricole Agroalimentari e Forestali – i provvedimenti che sbloccano fondi e stabiliscono modalità e criteri per aiutare l’Italia che produce a ripartire.
C’è grande soddisfazione tra i vignaioli della rete #ILVINONONSIFERMA, che vedono concretizzarsi alcune delle loro richieste sulla liquidità. “Le dichiarazione della Ministra Bellanova nel comunicato stampa del 7 maggio scorso ci confermano che i 100 milioni di euro stanziati dall’articolo 78 del “Cura Italia” per la costituzione del Fondo Continuità Imprese Agricole saranno presto resi disponibili, consentendo il recupero degli interessi passivi sui mutui del 2018 e 2019 e coprendo quelli per i nuovi mutui: una misura che darà respiro a molti di noi restituendo alle aziende una liquidità importante con tempi (e speriamo procedure) snelli – commentano i vignaioli.
L’introduzione dell’emendamento alla Camera sul Decreto “Liquidità” – che prevede la variazione del periodo di rientro per i mutui destinati alle aziende agricole in 15 anni con 2 di preammortamento – dimostra una sensibilità rispetto al comparto, in cui i tempi di utilità e quindi di ammortamento degli investimenti sono più lunghi rispetto ad altre realtà produttive. Speriamo non ci facciano scherzi al Senato” dove il provvedimento è calendarizzato per questa settimana.
“Sappiamo che si sta lavorando anche al decreto attuativo sulla distillazione e sulla ripartizione dei fondi a livello regionale” continuano i vignaioli “ma non ci sono indicazioni specificamente riferite allo stoccaggio, che per noi che facciamo vino di qualità è fondamentale”
Viene da chiedersi dunque: la battaglia sugli aiuti agli ammassi sarà quindi spostata in sede regionale o sarà possibile ottenere delle indicazioni in tal senso già nel Decreto ministeriale in lavorazione?