Il Giro d’Italia de #IlVinoNonSiFerma passa dai distributori
Quattro giorni, 400 vignaioli. Questi i tempi record di adesione che il mondo dei produttori di vino sta registrando alla rete di confronto e di solidarietà #ilvinononsiferma. L’obiettivo: condividere idee ed esperienze, evidenziare le criticità della filiera e proporre soluzioni concrete ai problemi causati dall’emergenza Covid-19.
La rete, costituita da vignaioli di piccola e media dimensione provenienti da tutte le regioni d’Italia, ha lanciato nei giorni scorsi la proposta di un Accordo con i rappresentanti della distribuzione e commercializzazione del vino per la tutela del lavoro in ogni anello della filiera.
Fra gli impegni assunti dai vignaioli, la proposta di flessibilità nella gestione dei crediti per le forniture effettuate poco prima dell’inizio dell’emergenza, l’impegno per una dinamica dei prezzi che rispetti le giuste marginalità degli operatori commerciali e la leale collaborazione per fronteggiare insieme una crisi dai risvolti oramai drammatici per tutto il settore.
“Registriamo con grande soddisfazione l’atteggiamento dei distributori associati al Club Excellence che hanno condiviso la nostra iniziativa” affermano i vignaioli. “Siamo grati al Presidente Ricci per aver creduto in una proposta che, per la prima volta, guarda alla filiera del vino in maniera etica ed inclusiva e supera le consuete logiche di competizione commerciale. Ringraziamo anche, e in modo particolare, quei distributori che hanno invitato le aziende da loro rappresentate ad unirsi alla nostra rete”.
Riguardo all’impatto delle misure adottate dal governo nazionale per gli esercizi commerciali, i vignaioli chiedono massima celerità e chiarezza su tempi e modalità della riapertura.
“Il Governo deve avere chiaro che il mondo della ristorazione e quello del vino sono legati a filo doppio. Siamo di fronte a danni incalcolabili, che noi e i nostri clienti stiamo subendo per ogni giorno di chiusura a cui loro sono obbligati.
Basta parole vaghe e soluzioni incerte, si faccia immediatamente chiarezza sui protocolli e le misure di sicurezza da adottare per una celere riapertura delle attività di ristorazione e somministrazione”.